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Il gene IL28B

Il gene IL28B

Ogni essere vivente ha delle diversità genetiche definite come varianti o polimorfismi. Recenti studi hanno individuato un polimorfismo sul cromosoma 19 del gene IL28B, che conferisce una diversa risposta alla terapia con interferone per il trattamento dell’epatite cronica HCV correlata.

Quindi il gene IL28B, è un esame clinico il cui risultato avrebbe un valore predittivo sulle probabilità di riuscire ad eliminare con maggiore facilità il virus dell’epatite C.

Questa scoperta, nella pratica clinica, ha in alcuni casi  una ricaduta importante: ad esempio per la scelta iniziale del protocollo terapeutico più adeguato.

Esistono 3 varianti:

IL28BCC = considerato favorevole

IL28BCT = considerato meno favorevole

IL 28BTT = considerato il più sfavorevole dei 3

Studi e ricerche hanno evidenziato che il genotipo IL28CC è associato ad un valore due volte più grande di SVR (eradicazione permanente del virus) rispetto al genotipo IL28TT.

I vantaggi attuali sono quelli di conoscere prima del trattamento chi avrà maggiore possibilità di poter guarire. In futuro, quando le terapie saranno basate sull’associazione di antivirali diritti senza interferone questo test potrebbe perdere di importanza.

L’esame consiste in un semplice prelievo di sangue. Attualmente non è molto diffuso in quanto è stato usato sino ad ora solo per ricerca ma può essere già effettuato presso alcuni dei maggiori centri per il trattamento delle epatiti in Italia.

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